• Aprile 2020

degli effetti della quarantena

Eh, si sa. Lo scarpaio ha sempre le suole bucate. Qualche mese fa abbiamo steso il vecchio sito di Wolf srl. Non è che non ci piacesse più, semplicemente era passato l’amore.

E se l’amore passe, rimane l’affetto. Ma insomma, è meglio andarsene. Così lo abbiamo lasciato, senza essere ancora pronti per infatuarci di nuovo, con la voglia di restare un p’ soli. Strategicamente deplorevole, ca va sans dire. Poi i giorni passano, segui le storie dei clienti e il momento giusto per riscrivere la tua non arriva.

Fino alla quarantena. A quel punto è stato come essere messi con le spalle al muro, non potevamo più barare al solitario. E così ci siamo messi a fare il procedimento di realizzazione classico. Beh, no. Quasi. Abbiamo saltato a piè pari le fasi di analisi delle esigenze, elaborazione di un documento di pre-progettazione, discussione e documento definitivo. ma anche quelle di realizzazione dei wireframe e del mockup grafico. Per non parlare parlare del modello di navigazione. Abbiamo fatto come ci pareva praticamente, fino alla prototipazione. La bellezza di essere i re del nostro castello, ovvero fare tutto ciò che sconsiglieremo ai nostri clienti. (ndr: se questo sito vi fa orrore, il procedimento scorretto è probabilmente una delle cause)

  • Bye bye lego. Il sito di Wolf prima era costruito giocando mattoncini e personaggi. Perchè? perchè volevamo passare l’idea che si può costruire un mondo con creatività e idee. Che si può costruire un mondo giocando. (ndr: i prototipi della realtà aumentata si ono sviluppati nel gaming)

Cosa abbiamo fatto quindi? Ci siamo concentrati per lo più nell’analisi dello scenario, nella definizione del posizionamento e nell’individuazione dei casi di eccellenza.

I siti delle società di comunicazione.

Tutti uguali. Non proprio tutte, certo. Ma l’effetto complessivo è vedere copie ciclostilato, nei contenuti e nel lay out. Ovviamente questo non significa affatto che non siano ottime agenzie in grado di fornire servizi di livello. Ma si sono perse qualcosa per strada nel trasmetterlo.

Ad esempio:

Davvero? State scherzando?

Agenzia creativa a 360°? Innovazione e passione nella stessa frase? Sono sicura che facciano un lavoro eccellente, ma se questo è l’approccio alla presentazione di loro stessi male male. Un po’ come una società di comunicazione che ha il sito in down da mesi :).

Wolf ha deciso di parlare nel sito come si racconterebbe una storia seduti a cena con gli amici. Senza paroloni, usando sempre l’italiano ove possibile, magari aggiungendo qualche fronzolo – come nelle migliori storie di pesca – ma stando rilassati. Perchè è questo che vogliamo trasmettere. Un gruppo di persone che sanno fare il propio lavoro, ma che puoi anche passare a trovare solo per un caffè, o un consiglio non richiesto.

E così nasce anche l’architettura dell’informazione anche abbiamo utilizzato. Fluida, spocchiosa e piena di parole. Un po’ come siamo noi.

Il posizionamento

La maggior parte delle società offre tutto. Tutto. Elenchi, blocchi, rimandi. È come navigare nel sito della Nasa, con altrettante complessità nel decifrare il contenuto.

Wolf ha scelto di raccontare quelle che sa fare meglio: usare le parole giuste, dove servono, con un obiettivo. A volte preciso a volte no. E non ci sono corsi digitali o studi che possano definire questa capacità. Puoi imparare ad usare uno strumento, ma non per questo diventerai Mozart.

Quindi ci siamo concentrati sull’aspetto narrativo. Perché quando parliamo si siti internet ad esempio, non si tratta solo di crearli, ottimizzarli, gestirne il posizionamento e rendere felice il cliente. I siti devono essere pieni di contenuto, volto ad un obiettivo. I siti internet devono parlare, non sono esercizi di stile.

E lo stesso vale per il modo dei social network, per le presentazioni di progetti, per le parole usate nel rapporto con i media.

Casi di eccellenza

Girando e rigirando abbiamo scelto il nostro sito preferito, tra quelli delle altre società di comunicazione. Motivi del premio? Il carattere grafico distintivo, l’idea di base su cui è costruito il dialogo con l’utente, l’usabilità della navigazione senza rinunciare ad effetti efficaci, la semplicità della narrazione.

And the winner is….Bike Bear!

Speriamo che il nuovo sito di Wolf vi piaccia. Per quanto ci riguarda, è nato un nuovo amore. Sarà la primavera.

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